lunedì 18 gennaio 2010

Haiti sta fronteggiando un'immane tragedia, contando i suoi morti per le strade e cercando di porre un freno, per quanto possibile, al peggiorare della situazione, tra episodi di sciacallaggio, feriti che non si sa dove e come curare, epidemie che rischiano di diffondersi per la mancanza di condizioni minime di igiene, ecc. L'Onu fa sapere che servirebbero 550 milioni di dollari per fronteggiare l'emergenza, molti si spaventano di fronte a tali cifre, l'America dice, per bocca del suo presidente, che agirà subito per raccogliere fondi ed organizzare un intervento "storico".
Il 13 gennaio, stesso giorno del terremoto, Barack Obama ha intanto chiesto al Congresso americano di stanziare ulteriori 33 miliardi di dollari per la guerra in Afghanistan, finalizzati all'invio di nuove truppe sul territorio. In tal modo, gli stanziamenti previsti per il 2011 (a tale anno fa infatti riferimento la richiesta) salirebbero a 708 miliardi di dollari (il dato ufficiale verrà reso noto il 1° febbraio), mentre quelli per il 2010, già deliberati, ammontano a 660 miliardi di dollari.
Però si fa fatica a trovare 550 milioni (milioni, non miliardi) per aiutare gli haitiani a non morire di stenti.
E al presidente nero democratico che avrebbe dovuto cambiare le sorti del mondo hanno dato anche il Premio Nobel per la pace. Evidentemente i giudici del Nobel hanno la stessa capacità di valutazione- nulla - di chi ha ricevuto il premio...

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