sabato 5 ottobre 2013

Una visione dei silos per lo stoccaggio del materiale alla miniera di Santa Lucia



Nel recente viaggio in Sardegna, determinato a vedere da vicino qualche impianto minerario in disuso, mi sono imbattuto quasi per caso nella struttura di Santa Lucia. Di colpo mi sono sentito "trasportato" indietro nel tempo in uno scenario paradossale, adattissimo per l'ambientazione di un film o di un romanzo.
L'impressione che ho avuto è quella di un luogo che sia stato abbandonato all'improvviso, come se fosse accaduto qualcosa che ha "congelato" l'attività della miniera da un momento all'altro. Il silenzio dell'ambiente, rotto soltanto dall'abbaiare di un cane e dal rumore del vento che fa sbattere le tettoie di metallo con echi sinistri, rende il tutto un po' inquietante al visitatore, regalando suggestione alla visita.

Un veicolo abbandonato in minieraSulla collina della miniera di Santa Lucia (che si trova a pochi chilometri da Fluminimaggiore, e si raggiunge seguendo la provinciale per Buggerru girando a sinistra in una strada sterrata, opposta a quella che conduce all'agriturismo Su Trabì) ci sono ancora tutti gli edifici della laveria (ovvero la zona in cui i minerali estratti venivano separati dal materiale di scarto per poi essere preparati ad essere spediti) in condizioni decenti, sebbene totalmente arrugginiti dal lavoro impietoso degli agenti atmosferici. Ma non solo. Ci sono gli escavatori che operavano in zona, e i camion che trasportavano il materiale, regolarmente targati e disposti in diverse aree della laveria. Ci sono i pezzi di ricambio per gli impianti, un paio di "imbuti" per il materiale roccioso e quello che ha l'aspetto di una sorta di "setaccio", un silos adagiato a terra e corroso dalla ruggine, bulloni, dadi e pezzi di ferro ovunque. 
C'è persino la pompa di benzina che forniva il carburante ai mezzi operativi.
Nei vari locali, poi, si vedono chiaramente tutti gli impianti e gli strumenti, addirittura i quadri elettrici.


Un elemento della laveria della miniera abbandonata di Santa LuciaProseguendo per poche decine di metri lungo la strada, si arriva al piccolo ponte in muratura su cui correva il trenino di trasporto del materiale dalla miniera ai luoghi di lavorazione: anche lui è ancora lì, quasi in attesa di sentire di nuovo lo sferragliare dei vagoni. Una sbarra poco efficace ed un cartello girato dalla parte sbagliata provano ad impedire la salita verso la zona più prossima alle galleria. Ho percorso a piedi un breve tratto di strada, giungendo ad un paio di edifici abbandonati. Anche qui, guardando attraverso i vetri rotti, si vedono all'interno materiali e strumenti d'epoca. Un veicolo, anch'esso targato, funge ormai da vaso per piante di ogni genere, mentre poco più in alto si vedono dei piccoli mezzi che paiono usciti dal film Disney "Cars" tanto sono simpatici nella forma, ed invece erano utilizzati in miniera per svuotare le gallerie man mano che si avanzava negli scavi. Veicoli che farebbero la felicità di ogni museo che esponga mezzi industriali d'epoca, o di tanti collezionisti. Tutto è invece seminascosto dalla vegetazione, mentre a terra si trovano alcune cartucce usate di fucile, segno di una probabile frequentazione della zona da parte dei cacciatori, e che sono bastate per farmi tornare indietro, visto che ero da solo.

Un vecchio fuoristrada abbandonato oggi funge da vaso per le piante


Andando via da quel luogo, affascinato, stupito e rattristato allo stesso tempo, mi sono domandato il perché di tutto ciò che ho visto. Perché è stato tutto abbandonato così, senza nemmeno cercare di riutilizzare ciò che ancora era utile? Perché in trent'anni (la miniera dovrebbe essere stata dismessa all'inizio degli anni '80) nessuno è intervenuto per bonificare la zona, nonostante la presenza di allevamenti e coltivazioni nei paraggi? Perché, come spesso succede in Italia, non si è capaci di recuperare un luogo così affascinante per scopi turistici o educativi? 




Vecchi macchinari della miniera abbandonati al loro destino


1 commenti:

  1. Belli questi luoghi abbandonati, io li trovo molto suggestivi (soprattutto dal punto di vista fotografico)

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